Dico sempre che giro intorno al Mandala da quando avevo circa vent’anni e lo dico con sincerità perché il mio è stato un percorso lento e calmo nei confronti del Mandala.
Ora di anni ne ho quarantotto e qualche tempo fa – quando mi sono resa conto che la mia casa e la mia vita erano piene di cerchi e di mandala – ho capito che ero nel Mandala!
Ho alle spalle passioni e professioni che ho convogliato in Laboratori artistico creativi sia per adulti che per bambini, nei quali ho la specializzazione.
Ho la passione per i “piccolissimi” e porto la conoscenza e la magia del Cerchio sin negli Asili nido: uno spettacolo!
Questa primavera Annalisa, venendo a conoscenza di un progetto che avevo in corso, mi ha chiesto di dare la mia testimonianza ed è quindi con piacere che scrivo per Mandalaweb questa mia ultima e bellissima esperienza!

“Quest’anno ho realizzato un Progetto sul Mandala presso una scuola primaria di Todi, in Umbria regione nella quale vivo.
L’opportunità è stata davvero grande in quanto il progetto ha coinvolto un intero plesso scolastico con la partecipazione di tutte le classi, dalle prime alle quinte, e di tutto il personale docente, compreso gli insegnanti di sostegno.
Ho lavorato con 165 bambini nell’arco di quattro mesi: il Mandala ha davvero trovato il modo di esprimersi!

Le tecniche di realizzazione sono state varie: individuali, a gruppi e collettivo; con matite, acquarelli e gessi; su carta, cartoncino, alluminio, stoffa e sassi; e infine per terra con materiali naturali – riso, sassi, mais, sabbie colorate ecc.
Inoltre al progetto ho dato un taglio multiculturale, proprio per ben inserirlo come complemento di un programma scolastico: per favorire e sviluppare quest’aspetto mi sono avvalsa di immagini, musica etnica ed esercizi di gruppo in Cerchio. Questa modalità che muove più centri di conoscenza ed apprendimento dell’essere umano ha valorizzato ulteriormente l’efficacia del Mandala.
Esso quindi è stato vissuto sia come strumento di espressività artistica ed architettonica e sia come strumento di conoscenza in genere (uomo-terra-universo): il Mandala in Natura posso proprio dire che è stato percepito, osservato ed apprezzato e so che costituirà fonte di relazione per il resto della loro vita! E non è potuto mancare, in ultima lezione, il messaggio di unione e di Pace che il Mandala trasmette.
Messaggio che i bambini sentono molto…

Posso dire che tutti si sono appassionati, compreso il personale ausiliario!
Tutti hanno trovato: hanno trovato forme e colori, vitalità ed equilibrio, singolarità e coesione, filosofia e scienza… per quella magia che il Mandala riesce sempre a creare con la sua legge del “divenire”, con il suo respiro concentrico che in ogni attimo ci fa scegliere dove stare, riservandoci sempre un posto: proprio quello che fa per noi in quel momento!
E’ questo che hanno sentito e colto i bambini: che c’era un posto per tutti, ognuno con il suo livello ed il proprio modo di esprimersi. L’azione accogliente, compenetrante e non giudicante del Mandala ha fatto sì che anche i bambini più solitari, difficili o “diversi” nell’arco di qualche lezione siano riusciti ad esprimersi liberamente, partecipare e donare la propria fiducia… con grande sorpresa delle maestre e massima gratificazione da parte mia! Io che nel Mandala ci credo e ci lavoro non per moda ma per passione e scelta professionale: il mandala attiva la maieutica e l’autoconoscenza e quindi aiuta i bambini a scoprire, scoprirsi, osservare e relazionare.

1000 Mandala abbiamo fatto! 1.000 Mandala abbiamo esposto alla mostra finale: i bambini erano felicissimi e non è finita qui: l’ultimo giorno di scuola abbiamo fatto tutti insieme un Cerchio intorno alla scuola, un “Mandala vivente” di 180 persone!
Perché il Mandala non è solo un disegno ma un modo di essere e di fare. E i bambini lo hanno capito, capito e dimostrato con le loro opere e le loro innumerevoli domande e riflessioni.
Hanno apprezzato tutti i mandala delle culture prese in considerazione ma riporto con particolare accento l’interesse suscitato dalla struttura del mandala tibetano, che peraltro con grande istinto si sono messi a realizzare da soli dopo la visione delle immagini e prima ancora che io dessi loro alcuna indicazione!

In particolare una immagine colpiva sempre tutte le classi: un Mandala di Kalachakra che avevo trovato su sfondo dorato. Ogni volta che mostravo questa immagine la stanza si riempiva di meraviglia, stupore e acclamazione e dovevo sempre soffermarmici parecchio perché quello che suscitava il cosmogramma con la sua geometria era davvero entusiasmante…

A me queste 4 porte sono proprio piaciute!

Maestra Sara ma se le 4 porte sono anche le 4 direzioni allora possiamo dire che anche il centro fa un’altra direzione?” – vi assicuro che è un’intuizione grandissima e che il bambino in questione aveva meno di 7 anni!

Porto nel cuore le loro riflessioni, le infinite domande e curiosità, nonché i grandi silenzi di ascolto partecipativo e nella mente porto soprattutto le immagini degli esercizi di gruppo in Cerchio con la musica…

Porto in ultimo la grande spinta che questo progetto mi ha donato: nel vedere come Tutti veramente riescano a trovare un posto, un modo e soprattutto se stessi in modo istintivo ed in tempi brevi, ho deciso di formarmi come Arteterapeuta.

Con la speranza e l’augurio di proseguire sempre di più nel cammino della Conoscenza ed in compagnia del Mandala…”

Sara Campagna, 13 luglio 2014

Testo originale pubblicato 17 set 2014 su www.mandlaaweb.info http://www.mandalaweb.info/persone-e-mandala/testimonianze1000mandaladisaracampagna