Manusyaloka (Mappa del mondo umano) raffigura il diagramma cosmologico del mondo umano come immaginato dal Giainismo. L’opera è una gouache su cotone, contenuta in un manoscritto del XIX sec.d.C. proveniente dal Rajasthan, una regione del Subcontinente Indiano in cui la maggioranza della popolazione segue la dottrina giainista. Il Giainismo vuole che tutti gli esseri umani vivano in armonia e secondo criteri di non-violenza, fin dalle sue origini l’universo è stato diviso in tre regni: il regno superiore è il luogo dell’armonia celestiale, il paradiso; quello di mezzo corrisponde al dominio degli umani, degli animali e delle piante; quello inferiore è il regno del caos e della dannazione.

Il disegno in questa immagine raffigura in particolare Adhai-dvipa, due continenti e mezzo, abitati dagli esseri mortali. I continenti sono raffigurati come circoli concentrici circondati da Oceani rappresentanti dagli anelli azzurri all’interno dei quali nuotano pesci e esseri umani, collegati da una rete di fiumi e laghi e una catena montuosa.

Jambudvipa è il continente o isola dell’albero della melarosa, si trova al centro circondato da un anello azzuro che rappresenta il Lavana Samudra (Oceano di acqua salata). L’anello successivo corrisponde al continente Dhatakikanda delimitato dal Kalodadhi (Oceano delle acque scure). La parte più esterna rispetto al centro rappresenta metà del terzo continente, Pushkaradvipa (isola del Loto), questo continente è circondato da una serie di montagne multicolori che delimitano lo spazio degli uomini, mentre i quattro padiglioni agli anfoli della mappa rappresentano i Guardiani celesti del mondo umano.

Questo diagramma è una versione affascinante di una tipologia di mandala che esula dalla classica immagine del palazzo celeste, ne conserva però i caratteri peculiari accompagnati da alcune eco di simboli che ricorrono anche nella cultura occidentale. I diversi livelli di percorso per arrivare al Centro, le montagne esterne che corrispondono alla cintura del fuoco, una sorta di protezione e di ostacolo da superare per entrare nello spazio sacro, i diversi mondi o Continenti, il Monte Meru, la partecipazione della simbologia del quattro, sono solo alcune delle caratteristiche di questo mandala che è forse più vicino a quello cosmogonico dell’offerta che non al mandala come proiezione di una virtù del Buddha.

Fonti:
www.wdl.org
UNESCO

Testo originale su www.mandalweb.info dell’ 8 giugno 2016

http://www.mandalaweb.info/approfondimenti/news/manusyalokailmandalacosmicodelgiainismo-giugno2016