La menopausa spesso mette a disagio, e parlarne rimane per molte un tabù. In una società che esalta giovinezza, efficienza e prestanza, l’arrivo della menopausa appare come una frattura: il corpo cambia, il ciclo mestruale si interrompe, la fertilità biologica si chiude. E insieme arrivano insonnia, malinconia, mente annebbiata, sbalzi d’umore, trasformazioni fisiche e una nuova percezione di sé.
Molte donne vivono questa fase come una perdita di ruolo, soprattutto in una cultura che lega ancora la donna a maternità e cura. Ma è davvero l’unica forma di fertilità? Non possiamo forse generare in altri modi?
La menopausa può diventare una soglia verso un’altra forza: quella della consapevolezza, della libertà e della creatività interiore. È un passaggio che il mondo spesso fatica a riconoscere, forse perché una donna che non deve più compiacere, ma conosce il proprio potere, fa paura.
Qui il mandala offre una chiave preziosa: con il suo viaggio circolare e i suoi centri da ritrovare, diventa simbolo di trasformazione e rinnovamento. Non a caso, in molte mitologie e tradizioni spirituali incontriamo figure femminili che incarnano questa metamorfosi.
La menopausa, come il mandala, è un viaggio che merita tempo, cura e condivisione. Per questo, all’interno delle Conversazioni della sera, avrò il piacere di ospitare il 18 novembre Antonietta Righetti, artista e creativa, per un incontro dal titolo Menopausa e creatività: come ritrovare energia, benessere e ritmo.
E non finisce qui: tra febbraio e marzo 2026 prenderanno forma percorsi online per il benessere con il mandala, dedicati a chi desidera esplorare più a fondo questi temi. Saranno spazi olistici in cui creatività, meditazione e antichi simboli si intrecceranno per accompagnare ogni donna a ritrovare il proprio centro, l’energia e quella saggezza antica che attende solo di essere ascoltata.
Copertina: Monica Sjöö,
					


						
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.