Questo bellissimo esempio di mandala giapponese, attribuito al periodo Nanbokuchō, all’incirca nella seconda parte del XIV secolo, racconta, attraverso la sua pittura raffinata, di inchiostro su seta, dell’emanazione della saggezza. Raffigura “Monju”, che corrisponderebbe a Manjushru, il Bodisattva della Consapevolezza.

L’immagine lo raffigura seduto su un leone, contornato da un’aureola ovale, che comprende sia il corpo che la testa, dalla quale si sprigionano delle fiamme. La sua corona e’ decorata con otto miniature di Buddha e sorregge una spada a forma di loto fiorito e una Vajra, un doppio simbolo che richiama le origini indiane delle armi. In altre manifestazioni di questo Boshisattva, il Loto di Monjiu supporta le scritture buddiste, ma qui il Vajra e’ ulteriore simbolo della saggezza. Monju e’ circordato da otto sillabe seme sanscrite, o sacre esternazioni che simboleggiano gli otto giovani guardiani del mantra che lo invoca.

In alto e’ inscritto un verso di lode, datato 1371, il giorno successivo all’arrivo dell’inverno. Dice “ In passato eri il Bodisattva Ryushu, e nel futuro, tu diventerai Buddha Fuken, il patriarca dei sette Buddha, la madre che ha dato origine alla saggezza (il Buddha), grande maestro Monju.”
La pittura potrebbe essere stata destinata ai rituali eseguiti allo scopo di prevenire disastri naturali e, si dice, sia appartenuta al Tempio Daigoji vicino a Kyoto. Attualmente appartiene ad una collezione privata che l’ha prestata al Metropolitan Museum di New York.

Molto suggestiva e molto raffinata questa immagine ha tutte le caratteristiche dei mandala giapponesi, la coloritura oro, ocra e le figure in seppia ~ nero. Come nel periodo protomedievale in Italia, anche in Giappone l’oro rappresenta lo spazio sacro, che si riferisce direttamente allo Spazio puro della pura terra, che era all’origine delle predicazioni dei primi buddisti in terra giapponese. Il richiamo a uno spazio a-temporale nei mandala fa riferimento al loro significato primordiale e segreto, in cui ogni immagine e’ interiorizzata dall’iniziato con lo scopo di entrare in contatto con la divinità che lo guida verso la liberazione e quindi l’illuminazione.

testo originale pubblicato 8 mag 2016 www.mandalaweb.info

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