Cosa c’entrano la Pasqua, la divinita’ Eostre, la primavera col mandala? Cosa unisce questi eventi al disegno cosmico della nostra anima?
La Pasqua cristiana celebra il rito di morte e resurrezione del Cristo Salvatore. E questa festa riassume valori e tradizioni appartenenti a miti antichi, diffusi in tutto il mondo.
L’evento cristiano porta dunque il messaggio di morte e rinascita, sovrapponendosi ai miti che dall’Asia, al Mediterraneo, all’Oceano Pacifico celebrano l’avvento della Primavera. La stagione in cui il ciclo rinnovato della natura e’ la garanzia della sopravvivenza per gli essere uimani dopo i grigiori e il rigore dell’inverno. Ma non solo.
La Pasqua cade in coincidenza con la prima luna piena dopo l’Equinozio di Primavera.

L’equinozio celebra il fatto che per due volte nell’anno la notte e il giorno abbiano la stessa durata, come indica il nome derivato dal latino “aequus nox” (notte uguale). In Primavera celebra la luce perche’ le giornate si allungano, il sole e’ piu’ caldo e restituisce forze e vigore anche alle piante e restituisce la speranza.
E’ una data fissa, celebrata fin dall’antichita’, intorno al 20- 22 marzo. In questa occasione si celebra la gioia della vita. La nuova stagione e’ foriera di vita, energie nuove e speranza di ricominciare il ciclo della natura. Le gemme si trasformano in fiori e piante. I colori tingono giardini e orti, e gli animali iniziano la stagione degli amori, e gli aratri arano la terra perche possa ricevere i semi. Si accendono fuochi e si danza per celebrare la vita e la fertilita’ della Terra madre.

Tra le divinita’ che nelle diverse culture soprintendono alla Primavera, Cibele, Venere, Proserpina, Gaya, Ishtar, Blodeuwedd, Iside, Eostre (Ostara o Oestara), quest’ultima di derivazione germanica, e’ quella che ha conservato le tradizioni che dal mondo nordico e celtico sono poi passate al mondo cristiano.
Il suo nome Eostre, secondo la tradizione celtica “Eostur-Monath”, indicherebbe l’equinozio di Primavera, il nome includerebbe la radice “aus” o “aes” che indica l’Est e quindi il sole che sorge da est, e riporta il calore e la vita. Per questo motivo in occasione delle celebrazioni in alcuni Paesi si accendono fuochi in onore del Sole, piu’ vitale e caldo di quello invernale.

Eostre o Ostara, e’ spesso raffigurata come una lepre o coniglio, che porta uova alla luce della luna.
I simboli di Ostara si trovano in origine in molte cosmogonie, e la sua eredita’ e’ palese nel mondo anglosassone.
Il nome inglese della pasqua Easter deriva esattamente da questa tradizione, cosi’ come il coniglio pasquale con le uova colorate.

L’uovo, che oggi e’ rigosamente di cioccolata, affonda le radici nella tradizione anticha di regalare uova come buon augurio. Lo scambiarsi le uova nel mese di marzo-aprile ha significati atavici molto antichi, mistici e pratici allo stesso tempo. Le uova dei volatili appena deposte nel mese del ritorno della primavera erano la garanzia di sopravvivenza per le popolazioni che vivevano nella campagna. Quando le derrate cominciavano a scarseggiare dopo il lungo freddo, esse rappresentavano il nutrimento di cui gli esseri umani avevano bisogno. Spesso erano il simbolo della sopravvivenza. Per questo motivo la ricerca delle uova di pasqua organizzata per i bambini nel mondo anglosassone e’ paragonabile alla ricerca del cacciatore per la sua gente.

L’uovo di Pasqua rappresenta l’uovo cosmico, la cellula originale da cui scaturisce ogni forma vivente. Ostara o Eostre e’ la dea della fertilita’, e’ portatrice della vita e quindi dell’uovo. Il simbolo dell’uovo cosmico domina le antiche culture, da quella polinesiana, a quella cinese, da quella indu’ a quella finlandese, da quella greca a quella buddista, tutto il cosmo era nell’uovo in origine.
Contenitore di ogni essenza, di ogni energia e di ogni elemento che forma la terra, l’acqua e il cielo l’uovo rappresenta la forza maschile e l’energia femminile. Unite nell’allegoria del rosso del tuorlo allusione al sole e del bianco dell’albume allusione alla luna, le due entita’ sono il perfetto equilibrio, l’unione mistica del giorno e della notte, simbolo del ciclo della vita.
L’uovo e’ il punto, il bindu hindu’, quel tutto in potenza che dischiudendosi apre le mille possibilita’ di essere, vita, rinascita e trasformazione.

Il mandala e’ un simbolo cosmico di unione del maschile e del femminile, infatti solo nell’alternanza e nell’equilibrio tra le nostre energie maschili e femminili siamo perfettamente centrati e diventiamo uno. Capaci di integrare le parti di noi piu’ luminose e oscure creiamo omogeneita’ e una nuova persona.
L’uovo nel mandala individuale rimanda ad un lavoro sul proprio centro molto intenso. Significa che siamo in un momento di particolare grazia, l’uovo rimanda, infatti, alla forma della mandorla, o “vesica piscis” una immagine sacra. Rimanda all’idea di unione del cielo e della terra, quindi all’equilibrio psico-fisico.

La Luna e’ un altro simbolo legato a Eostra e alla primavera. E’ il simbolo di molte divinita’ ctonie del mondo sotterraneo e spesso sovrintende al mondo dei morti, da cui si puo’ riemergere, o risorgere.
Il ciclo lunare e’ segnatamente collegato ai ritmi della fertilita’, non solo nella donna, anche le maree e l’agricoltura (seminare con la luna nuova e potare con la luna calante e’ iuna abitudine conservata in molte zone rurali mitteleuropee), sono determinate dalle fasi lunari.
La luna e’ tradizionalmente collegata con l’acqua proprio perche’ sovrintende il ciclo delle maree e della pioggia. Simbolo del principio femminile generatore, e’ un elemento del secondo chakra che e’ appunto il vortice collegato alla capacita’ creatrice e il suo elemento e’ proprio l’acqua. E’ simbolo della rinascita con i suoi cicli, e’ la messaggera della vita che ritorna e si risveglia a ogni ciclo.
La luna nel mandala tradizionale tibetano e’ sempre presente insieme al sole e rimanda al principio femminile, la forza generatrice senza cui il sole non potrebbe splendere e mantenere in equilibrio il suo ciclo. Nel mandala individuale disegnare la luna puo’ rimandare ad una nostra incertezza, la luna infatti non e’ sempre visibile, puo’ esprimere insicurezza, o timidezza o incertezza sul da farsi, oppure riservatezza e voglia di camabire. Puo’ anche esprimere una riflessione sul nostro stato o sul nostro principio femminile, la nostra anima. La stiamo trascurando?

La lepre, o il coniglio, e’ l’attributo della dea Eostre per la sua prolificita’, allegoria della fertilita’ era l’animale sacro a Venere. Celebre la rappresentazione delle lepri e dei conigli nella sala dei Mesi, di palazzo Schifanoia a Ferrara, in cui oltre ad essere celebrato l’amor cortese, in un tripudio festante di colori e toni i conigli sono li’ a ricordarci un amore piu’ terreno e carnale.

Il coniglio e’ un animale sacro al Buddismo, si racconta che una lepre abbia offerto la sua carne per saziare la fame del Buddha e sia da quel momento venerata. Il coniglio ha tantissime tradizioni e condivide con la luna il rapporto con il ciclo della vita, l’unione della luce con le tenebre, morte e rinascita. Simbolo di ricchezza, prosperita’ e vita la lepre o il coniglio secondo la tradizione cinese abita il palazzo della Luna e possiede l’elisir di lunga vita. Infatti, quando la luna e’ piena sembra di vedere i contorni di un coniglio sulla sua superficie. Per i Nativi Americani del Nord la sua casa si trova ad Est ed e’ associata alle divinita’ creatrici.

Tradizionalmente un animale associato anche alle forze negative, fu l’animale delle streghe secondo la tradizione cristiana del Medio Evo, ma la sua zampa, per esempio, porta fortuna.
Gli animali rappresentano forze e saggezza antica, sono degli archetipi fortissimi e nel mandala hanno la funzione di metterci in contatto con una parte nascosta e molto istintiva di noi. Una coscienza intuitiva e selvaggia, primordiale di cui non siamo completamente al corrente. Talvolta, nel mandala, gli animali ci invitano ad ascoltare il nostro istinto e ci suggeriscono di affidarci alle qualita’ che spesso rappresentano.

La lepre e’ veloce, il coniglio timido, entrambi ispirano tenerezza e affettuosita’ per il loro pelo morbido e gli occhi chiari, associati alla maternita’, alla sessualita’, al ciclo della vita. Quale messaggio potrebbero avere per noi un coniglio o una lepre nel nostro mandala?

Il mandala riassume in se’ il concetto di discesa nell’abisso della nostra coscienza, o incoscienza, per restituirci a noi stessi piu’ consapevoli, coerenti, e centrati sulla nostra vera essenza. Il concetto di morte a se stessi per rinascere ad una nuova illuminata conoscenza e’ evidente. Il senso di resurrezione della nostra anima e della nostra coscienza, sono il regalo dentro l’uovo mandalico che siamo in grado di fare a noi stessi.

Fonti
AA.VV., The Book of Symbols
J. Cole, Cérémonie autour de saisons
M. Eliade, Trattato di storia delle religioni
S. Fincher, Creating Mandala
R. Romàn, Mandala del Mundo vol. II

Testo originale su www.manalaweb.info pubblicato il 20 marzo 2013

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