di Annalisa Ippolito

Dedicato a Vasudhara (Stream of gems) la dea buddista della ricchezza e dell’abbondanza, della ricerca dell’apprendimento e la totalità dell’ideologia Mahayana, simboleggiata dai Prajñāpāramitā Sūtra (Sutra della Perfezione della saggezza ) che la dea tiene nella mano sinistra alzata, questo manufatto è realizzato su cotone, proviene Nepal ed è datato XVIII secolo. Osserviamo in una sola immagine , il mandala, un racconto legato alla narrazione dei testi sacri buddisti e delle filosofie che ne sono alla base.

La dea Vasudhara si trova seduta al centro del Mandala con il corpo dorato. Alla sua sinistra c’è un‘immagine verde del Bodhisattva Vajrapani, mentre un’immagine rossa del Bodhisattva Avalokitesvara si trova alla sua destra. I membri dell’esercito di yaksha di Vajrapani, divinità della natura maschile associate alla ricchezza materiale e alla protezione, sono collocati in tutto il mandala nell’atto di versare gemme dai sacchi e aprire scrigni di tesori; questa iconografia sottolinea ulteriormente il ruolo di Vasudhara come portatrice di prosperità. Immediatamente sotto Vasudhara è collocato il suo principale attendente, l’androgino Ila Devi il mediatore tra la dea e i devoti. A protezione dei portali del mandala centrale ci sono quattro yaksha (spiriti protettori ) seduti all’interno di mandorle gialle che possono essere identificati come Manibhadra, Purnabhadra, Dhana e Veshavarna. Negli angoli dello stesso registro rosso compaiono le loro consorti, Gupta Devi, Sagupta Devi, Sarasvati Devi e Chandrakanta Devi. Attorno al quadrato centrale del mandala c’è una fascia di loti e un anello di fiamme multicolori. Negli angoli del quadrato esterno, racchiusi tra mandala (simboli di buon auspicio), ci sono quattro dei cinque Pancha Raksha (dee protettrici), con Vasudhara stessa che assume l’identità del quinto mentre assume implicitamente l’identità di Prajnaparamita (la personificazione di il testo buddista Mahayana Perfezione della saggezza). Nel registro superiore ci sono i cinque Buddha Tathagata, che presiedono alle Terre Pure celesti nelle quattro direzioni con il Buddha Tathagata Vairochana al centro (bianco); due figure non identificate all’estrema sinistra superiore e destra parentesi questo gruppo. L’iconografia di questo mandala è ampiamente descritta nel testo “Vasndharoddhesa”, che permette l’identificazione della maggior parte delle divinità rappresentate in questo dipinto. Nonostate la guida del testo, l’identità di alcune figure rimane ambigua e di difficile interpretazione.
Questo mandala, parte della collezione del Met Museum, rappresenta un interessante esempio della ricchezza di simboli e allegorie che fanno del mandala un contenitore di significati e un potente strumento di trasmissione e meditazione.

Fonti:
Tibetan Buddhist Encyclopedia
Mr Jeff Watt Studies
Publicatins of Met Museum

Photo Vasudhara Mandala, Met Museum NY