di Annalisa Ippolito

Le contaminazioni iconografiche sono molto interessanti per comprendere come un simbolo, cambiando di continente, era temporale e religione, pur rimanendo attributo di una divinità, trasformi il suo contenuto.
Durante una visita a Kortrijk (paese fiammingo belga) mi ha colpita la similitudine tra una statua conservata in una cappella di una chiesa raffigurante S.ta Caterina e una statuetta dorata personificazione di Pratisara ( Sosordragma) una divinità femminile protettrice e soccorritrice di origine mongola.
La statua di Cateria di Alessandria è molto delicata, con la sua forma a S, in stile tardo gotico, con la corona memoria della sua nobiltà, porta le insegne del suo martirio: la ruota e la spada.
La statuetta di Patisara è dorata, ha una posizione accosciata, ha un volto ieratico e pacifico e porta le stesse insegne di sta Caterina. In questo caso il loro significato è altro: la spada di Pratisara “taglia” la sofferenza e la paura, la ruota dagli otto raggi esaudisce i desideri entrambi sono simboli di protezione.
Il risultato è interessante, le insegne pur appartenendo a una figura femminile, sono portatrici di valori e di meta-messaggi completamente diversi. La differenza non sta solo nella lontananza geografica (Oriente e Occidente) o temporale, l’epoca dei manufatti, lastatua di S.ta Caterina è datata al XIV secolo, mentre quella di Pratisara è più recente, datata intorno al XVIII secolo. La differenza risiede nella simbologia attribuita da ciascuna cultura ai simboli. Ciò conferma che il linguaggio simbolico è un codice strettamente legato al contesto culturale, sociale, politico, filosofico e religioso in cui viene utilizzato e con il tempo, se i canoni e i codici non sono preservati, si perde. La raffigurazione dell’attributo ,che dovrebbe garantire il messaggio per i pellegrini, i credenti e gli iniziati, al di fuori della comunità si perde.
Ciò che più mi ha affascinata è il percorso di questi simboli e la loro origine archetipica per cui non si sa come siano emersi nell’iconografia di un artista o l’altro ma rispondono al bisogno di traslitterare messaggi spirituali in immagini comprensibili.