Il Mandala Shi-tro è il più dettagliato Mandala tridimensionale tibetano mai realizzato fuori dall’Asia. Creato dal maestro Pema Namdol Thaye e dal suo team in undici mesi, è stato interamente finanziato da donazioni. Il Mandala rappresenta la “sacra dimora” delle Cento Famiglie di Buddha – Shi-tro in tibetano – manifestazioni delle qualità illuminate presenti in ognuno di noi, come la compassione, l’altruismo e la saggezza.
Ogni elemento del Mandala ha un significato profondo e simbolico, volto a guidare l’osservatore verso il risveglio del proprio potenziale spirituale. Come spiega Lama Chödak Gyatso, “le Cento Divinità sono l’espressione diretta della radianza della nostra saggezza e compassione innate, come i raggi del sole. L’intero Mandala è già presente nella nostra mente e nel nostro corpo.”
Il Lama prosegue: “La nostra mente è come un seme che viene fertilizzato dalla visione del Mandala, e cresce in una pianta sana e compassionevole. Questa interdipendenza tra osservatore e Mandala attiva un processo naturale di purificazione dei pensieri negativi. È un’esperienza diretta, che va oltre il semplice capire intellettuale.”
Il progetto del Mandala Shi-tro si fonda sugli insegnamenti antichi di Guru Rinpoche, il secondo Buddha, che visse nel IX secolo. Nel XVIII secolo, il grande maestro Mindroling Lochen Dharma Shri raccolse l’essenza di questi insegnamenti in un testo, su cui si fonda il Mandala Shi-tro.
La traduzione inglese del ciclo Shi-tro, pubblicata nel 2000 grazie a Lama Chödak Gyatso, ha segnato un momento cruciale. “Nel 1995 ho avuto l’aspirazione di creare il Mandala Shi-tro per la sua qualità di ‘liberazione attraverso la visione’. Nonostante risorse limitate, abbiamo iniziato il progetto nel 1999 con pura motivazione altruistica. Con il tempo, grazie alla benedizione dell’attività, sono arrivate le persone, gli artisti, e lo spazio per costruirlo.”
Questa iniziativa ha anche ispirato la nascita di Tools for Peace, un programma educativo che utilizza il Mandala come strumento di trasformazione attraverso la meditazione, l’arte e la scrittura riflessiva. Oltre 6.000 persone hanno partecipato, in scuole, musei, centri di detenzione e comunità. A proposito delle pace Lama Chödak Gyatso, agginge nella sua intervista : “La pace universale inizia in ciascuno di noi come trasformazione delle emozioni negative in una natura più gentile e compassionevole. Vedere, ascoltare, pensare o semplicemente entrare in contatto con il Mandala ha un effetto trasformativo, risvegliando altruismo e compassione. Questo porta alla libertà naturale suprema, oltre ogni esperienza dualistica.”
Oggi il Mandala è custodito a Pema Drawa (Tehachapi, California), dove sostiene regolarmente le cerimonie del ciclo Shi-tro, tradizionalmente dedicate ai defunti, aiutando i praticanti a connettersi con le qualità più elevate dell’essere.
Fonte: https://aribhod.org/
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